box-in una fanzine ... un solo numero!
Box-in nasce nel 1989 in forma cartacea, doveva essere una fanzine ideata da Alvise Guadagnino e Antonella Potente. Il numero 00 fu assemblato da Matteo Torcinovich: una copertina in cartone conteneva una trentina di fotocopie, poesie, fumetti, pensieri liberi, pitture e qualche foto.
Il numero 1 rimane inconcluso e mai terminato per l’inevitabile flusso e riflusso di vorticose idee che spesso sfuocavano nel nulla!
Avevamo sparso la voce dell'imminente uscita di Box in, ed eravamo ben disposti ad ospitare poesie, fumetti, qualsivoglia idea. C'erano alcune clausole da considerare e rispettare:
1 il formato a4
2 Dovevano essere delle pagine in bianco e nero
3 tutto il materiale che ci giungeva in redazione poteva essere usato come meglio ci sembrava, a nostra discrezione. Tagliavamo, facevamo riduzioni,ingrandimenti di particolari ecc.
Elvis aveva compilato la prima parte della discografia dei Residents, un bel articolo con molte foto e notizie preziose tratte dalla sua raccolta personale.
Un interessante fotoromanzo punk rubato da Punk Magazoon, una fanzine americana del 1976, “The legend of nick detroit” con interprete principale Richard Hell.
C'era un racconto di Adamo gusella “violenze in re minore”. E poi deliri poetici di Antonella Potente alias Dinamo Potente, Alberto Lot, alcune pagine mie con scritti vari e disegni, una cartolina di Luca missero.
Vi partecipò al primo numero anche una cara amica poetessa Virginia. Ci diede un pacco di poesie. fogli battuti a macchina, erano poemetti dal gusto decadente e maledettamente boudlaireiano, abbastanza trendy in quel momento. Le trovai un po' lunghe e a tratti noiose, così, non ci pensai due volte a prendere le forbici e tagliai tutto ciò che non mi andava (punto 3 della clausola).
Non avvertii Virginia di questi tagli, si accorse di tale “censura” solo a rivista ultimata, non la prese molto bene non volle più pubblicare le sue poesie e non la vedemmo più per qualche anno.
Non volevamo puntare le pagine al bordo, come spesso si faceva per rilegare fanzines, decidemmo di lasciare i fogli liberi e la copertina cartonata piegata in doppio fungeva da cartellina. Un espediente per mantenere i fogli raccolti ci fu dato da Marco Ferraris che ci portò i sacchetti della fabbrica di riso del padre, erano sacchetti in plastica trasparente molto spessa con stampato il logo riso Ferraris e la frase “ dalla terra alla mensa” dal gusto anni cinquanta italianissimi.
Così insacchettata la fanzine acquistò un che di finito e confezionato. Fu idea di Ferraris di mettere nei sacchetti anche un pugno di chicchi di riso!
Dall'editoriale:
Questa rivista è nata da una esigenza specifica, in un ambiente che a nostro giudizio è stagnante,da cui è difficile rimanere estranei.
Precisiamo subito che non ha ambizioni culturali e non vuole essere in alcuna misura legata all'ambiente accademico anche se si fa promotrice di lavori di persone che ne fanno parte. La struttura di questo raccoglitore è molto semplice, abbiamo prediletto le immagini per due ragioni. l'una per la versatilità e il multiuso del linguaggio, l'altra, perchè è sicuramente un “media” a cui ci si rapporta meno passivamente. (il nostro suggerimento è quello di riciclare, conservare, “usare” il materiale da noi raccolto...) Sarà sempre presente una parte dedicata alla fotocopia d'autore che consiste semplicemente nella foto-presenza di lavori grafici,di design, di manifestazioni artistiche varie, suggellati eventualmente da interventi manuali reali. Sempre accette le vostre proposte, di qualsiasi genere, che ci farete prossimamente pervenire a condizioni non ancora stabilite, ricordandovi che questa è una rivista fotocopiata.
Un secondo numero fu ideato e raccogliemmo una discreta quantità di immagini, fumetti, poesie e racconti. Alcune pagine dalla gradevole vista erano state abilmente impaginate da Paola Querin...Non se ne fece nulla e ancor oggi quei fogli fotocopiati sono raccolti insieme da una cartellina, intatti quasi in ordine. Pronti per uscire mancano solo di una copertina, di un editoriale (volendo) e di un indice!
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